perché non c’era posto per loro nell’albergo.
Lettera di Natale
Tra poco sarà il mio compleanno. I festeggiamenti iniziano: anche quest’anno si illuminano strade, si addobbano alberi e si rappresenta persino la mia nascita con delle statuine o delle recite. È bello sapere che almeno in questo periodo qualcuno mi pensa un po’, o almeno così speravo, ma ora venendo qui ho visto un sacco di gente in giro che faceva acquisti. C’era una signora che per regalo ha comprato una costosissima bottiglia di vino. Grazie, non doveva; bastava una bottiglia d’acqua, al resto avrei pensato io. Ma non era per me; nessuno dei regali che la gente compra per Natale è per me. Voi come vi sentireste se il giorno del vostro compleanno tutti si scambiassero regali, ma per voi non ce ne fosse nemmeno uno? Eppure è così, a me capita tutti gli anni.
L’attenzione di tutti è sulla mia festa, ma di me non si dice niente. Si festeggia il giorno della mia nascita ma non me, anzi non vengo neppure invitato alla mia festa.
L’anno scorso sono entrato in una casa e senza farmi sentire mi sono messo in un angolo ad osservare: c’erano persone che mangiavano ogni ben di mio Padre, o come dite voi, ogni ben di Dio, ridevano e scherzavano. A mezzanotte è entrato un uomo con un vestito rosso e la barba bianca. I bambini gli sono corsi addosso chiamandolo Babbo Natale, e lui si prendeva tutte le feste.
È facile portare i regali con una slitta trainata dalle renne; prova a farlo passando dal Golgota, con la gente che ti sputa addosso e i soldati che ti frustano. Insomma io in quella casa non c’ero. Ogni anno che passa sono sempre di più le feste di Natale senza il festeggiato.
Allora sapete che faccio? La farò io una festa incredibile, e voglio che tu ci sia. Questa sera voglio porgerti il mio invito. Ho già scritto il tuo nome: siederai accanto a me, devi solo accettare… Io sono venuto in questo mondo più di duemila anni fa e ho dato la mia vita per te; per te sono salito sulla croce per salvarti. Se accetti il mio sacrificio e accetti il mio invito, sarai l’ospite d’onore con me.
Gesù
Che ne dici, facciamo Natale insieme? A presto.